Fausto Pirandello

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Fausto Pirandello (Roma 1899 - 1975) è stato un pittore del XX secolo. Nasce a Roma, nel 1889, ivi muore nel 1975; pittore. Gli anni Trenta iniziano per l'artista con il ritorno da Parigi dove, dal 1927, allaccia rapporti con il gruppo degli italiani ed è fortemente colpito dalla pittura cubista che, a quanto lui stesso dice, lo «ha trovato maturo per quella forma di reintegrazione dell'oggetto affidata ad uno spessore di materia che evitava lo spezzettamento dei toni-pittura che si risolveva in una giusta opposizione decorativa e in un senso pregnante dell'oggetto che quasi voleva divenire emblematico ed esemplare; e questo in evidente simpatia con la pittura metafisica, ma in senso puramente realisticO». L'originale realismo di Pirandello, che risente l'influenza di Pascin, si realizza in coltissime deformazioni, allungamenti, appiattimenti quasi manieristici in particolari parasurreali. Nel 1929 e nel 1930 tiene due personali a Parigi e Vienna, l'anno dopo partecipa alla Sindacale romana (Interno di mattina) ed espone alla galleria di Roma e alla galleria Barbaroux di Milano nel 1932. È presente a tutte le Biennali, Sindacali romane e Quadriennali degli anni Trenta ed è premiato alla II e III Quadriennale. Tiene poi numerose personali (a Milano, a Roma, a Pittsburgh) e collettive (Esposizioni di arte italiana di Budapest, a New York presso la galleria della Cometa e a San Paolo in Brasile). Nel 1939 partecipa alla seconda Mostra di «Corrente» a Milano. Nel 1934 Melli in «Quadrivio» mette in evidenza il suo crudo realismo colto «nei fatti intimi, quotidiani, domestici della vita vissuta», che giunge poi «a una sistemazione plastica». In particolare in Interno di mattina (1932) l'impulso descrittivo perviene «ad una sintesi metafisica che arresta le emozioni e le forme in un stato stupefatto - tutto realizzato - in un ritmo compositivo organico verticale» e in accordi di colori che lo distinguono «come principe del grigio». Corrado Alvaro, che lo presenta alla galleria della Cometa nel 1938, rileva «una forza narrativa e drammatica di origine impresionista», ma senza la specificità di decorazione di quest'ultimo. Verso la fine degli anni Trenta la composizione diventa sempre piú tormentata nella serie delle Bagnanti e delle Spiagge affollate nelle quali l'artista nota che «l'esemplarità della forma è scaduta in una descrizione dell'oggetto in forma narrativa», giudizio giustamente non condiviso dal Mantura (1977). Dopo la guerra aderisce in modo originale e marginale ai rinnovati interessi per il cubismo.

FONTE: ANNITRENTA

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